COS’E’ UNA RIVOLUZIONE?
Fino al XVII secolo il termine rivoluzione significava il moto circolare intorno ad un punto fisso (“la rivoluzione della terra intorno al sole”). Gli avvenimenti americani e francesi danno alla parola rivoluzione un significato di sconvolgimento dell’assetto politico e sociale allo scopo di crearne uno nuovo. Tra le metafore più fortunate c’è quella del “mito solare”: il sole sorge su una nuova era. La storia viene concepita come un movimento in avanti, un continuo succedersi di progressi in tutti i campi.
Bisogna essere chiari sul fatto che ci sono due momenti che caratterizzano i processi rivoluzionari:
state breaking (distruzione). Un’azione di massa dal basso distrugge lo stato
state making (costruzione). Lo stato viene ricostruito in tutti i suoi aspetti: leggi, governo, esercito, ordine pubblico
Se si distrugge la vecchia classe dirigente e al suo posto troviamo una nuova forma di stato allora possiamo parlare di rivoluzione.
N.B. Il golpe si differenzia dalla rivoluzione perché cambiano solo i dirigenti, mentre il sistema rimane lo stesso. Inoltre non ha l’appoggio di una parte consistente della popolazione.